Villa Mina della Scala a Casteldidone (CR)

Data: 23 Gennaio 2016

La villa

 

Villa Mina della Scala domina isolata, poderosa ma elegante nella sua vasta struttura quadrilatera con torri, torrette e mura di recinzione. Al di là della strada si trova Casteldidone.
Nel XIV secolo Casteldidone fu feudo, passato da Bonifacio di Toscana ai Canossa, a Buoso da Dovara, a Cabrino Fondulo, a Ruino Schizzi. Proprio a un componente del casato Schizzi si deve la costruzione della Villa: era l'anno 1596.
Un rimaneggiamento del 1608 ed uno ancora successivo nel 1657 per porre rimedio all'incendio appiccatovi nel 1648 dalle truppe Gallo - Estensi e l'ampliamento del 1735 ci hanno regalato la Villa attuale. Le decorazioni degli interni sono tutte Settecentesche e, anche se non tutti dipinti dallo stesso artista, sono state però realizzate nella medesima epoca. Degne di nota sono le rappresentazioni delle virtù care alla Casa Schizzi: la Prudenza, la Giustizia, la Temperanza e la Fortezza.

Il Castello passato in proprietà dei Mina della Scala e dei suoi eredi è incluso nei beni architettonici tutelati dalla Soprintendenza ed è centro di interesse storico-artistico meta di turisti. L’edificio è stato oggetto di una campagna di restauri all’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso, ed è attualmente utilizzato sia come abitazione, sia come centro di manifestazioni culturali, destinazione che ne garantisce il buono stato di manutenzione.

Il fantasma della Villa

 

È leggenda nota che nella Villa avvengano manifestazioni misteriose; il fantasma di una antica castellana comparirebbe nella notte del primo plenilunio dell'anno, ma solamente alla donna più anziana della famiglia proprietaria. Lo spirito si manifesterebbe in cima allo scalone della dimora, per poi discenderlo e infine svanire, al rintocco di un’antica campana.

L' indagine

 

Affascinati dalla storia del luogo e dalla singolare leggenda del fantasma, la Crew di hesperya ha richiesto il permesso di indagine, che si è svolta, dopo una pre-indagine nel mese di settembre 2015, in orario serale/notturno il 23 gennaio 2016. La scelta di questa data è stata particolarmente motivata, in quanto in questa notte avveniva il primo plenilunio dell’anno. Si sono volute così predisporre tutte le premesse necessarie per avvalorare o meno la leggenda.

Per l’indagine sono state posizionate videocamere ad infrarosso fisse nella zona della scalinata. Si sono poi utilizzate handycam a visione notturna, una Canon EOS 60Da con obiettivo Canon EF 28mm f/1.8 ed una Sony DSC F828. Sono stati collocati inoltre sensori visivi di movimento, registratori digitali e fotocamera a visione notturna con rilevatore di movimento.
Tutti i locali della struttura messi a nostra disposizione sono stati analizzati con la strumentazione ma, considerando gli avvenimenti, abbiamo concentrato la nostra attenzione nella zona della scalinata e nell’antica chiesa.
Stando ai racconti della storia locale, la chiesetta si colloca adiacente a un ambiente presumibilmente adibito, nei secoli passati, a lazzaretto. Qui abbiamo svolto più sessioni EVP e, riascoltando il materiale registrato, abbiamo riscontrato un’anomalia degna di nota.

Dopo l’affermazione di Mattia: “E’ leggermente inquietante questo posto”, sotto il “Sì” di risposta di Roberta, si sente una voce bassa e sospirata sussurrare “Oh sì”

(Come sempre consigliamo l'uso di cuffie audio per un ascolto ottimale dei file)

Altre prove interessanti sono state registrate nella zona dello scalone, luogo dove è stata avvistata la presenza della leggenda. Anche qui si sono svolte numerose sessione EVP e molte sono state le anomalie rilevate.
Alla richiesta di Luca di poter dare un segno della possibile presenza, sotto la sua voce si sente un fischio deciso, non udito dai presenti in quel momento e non riconducibile a nessun rumore interno od esterno alla villa.

Successivamente Luca cerca un’interazione e suggerisce “Puoi dire il tuo nome…”. Dopo le sue parole si sente chiaramente la sillaba “No”

Katia continua la sessione EVP chiedendo di prendere energia dalla nostra strumentazione. Dopo la sua richiesta si sente chiaramente una voce scandire in sillabe la parole “Giudica”

Infine, sempre in questo ambiente, alle ore 00.16 è stata registrata un’interessante prova video. Una delle nostre camere fisse a registrazione infrarossa ha catturato un’inspiegabile anomalia: una nebbia scura che scorreva tra il muro e la campana, per poi superarla sulla destra dell’inquadratura. E’ stata subito nostra premura accertarci che l’anomalia non fosse involontariamente dovuta all’ombra di nostri spostamenti. Per far questo abbiamo comparato più registrazioni in cui ci muovevamo nelle stesse condizioni ambientali e nella medesima traiettoria, ma in nessun caso si è ripresentata tale particolarità.

Poco prima di questa registrazione, uno dei nostri digital-recorder ha captato una debole vibrazione, simile ad una nota musicale non riconducibile a fattori ambientali o antropici.

Ringraziamo il conte Angelo Persico Licer e famiglia per averci aperto le porte della loro meravigliosa dimora storica, per la fiducia dimostrataci e per aver permesso ad hesperya di arricchire con nuove prove la sua ricerca.

La splendida luna piena di quella sera a Villa Mina della Scala (CR) - 23.01.16
La splendida luna piena di quella sera a Villa Mina della Scala (CR) - 23.01.16