Casa Privata a Castrezzato (BS)

Periodo: da Agosto 2015 ad Aprile 2016

Un’indagine lunga quasi un anno.

Cinque interventi sul posto di hesperya.
Una serie di anomalie molto particolari, mai riscontrate prima.
L’intercessione di sacerdoti esorcisti.

 

E la raccolta da parte di hesperya di alcune prove senza precedenti nella ricerca paranormale odierna e del passato.
Quanto segue è il resoconto di otto mesi d’indagine e studio.

Siamo stati contattati dalla signora M. a seguito di tutta una serie di fenomeni vissuti da lei e parte della sua famiglia dopo essersi trasferiti in questa nuova abitazione.

Li riportiamo descritti cosi come ci sono stati raccontati e documentati:

  • Fenomeni concentrati soprattutto nella camera matrimoniale e visti oltre che dalla Signora M., da uno dei suoi figli e da una sua amica
  • Fumo nero, denso, simile a nebbia scura che si muove lentamente
  • Ombre nere simil umanoidi, il cui movimento produce una sorta di forte rumore sordo affine ad un rombo ed uno spostamento d’aria simile a vento.
  • Aumento dei fenomeni alla recitazione di una sola preghiera in particolare, il Requiem
  • Malfunzionamenti elettrici inspiegabili (smartphone, televisore e computer che si accendono/spengono da soli)
  • Rumori all’interno di mobili come se stessero per cadere, tremolii del divano, colpi al letto della Signora M, chiusura a chiave dall’interno della porta del bagno, mentre dentro non c’è nessuno
  • Graffi simili a segni di artigli, lunghi e molto distanziati tra loro, sulla Signora e sulla figlia più piccola
  • Allucinazioni visive della Signora M.: una notte si è sentita tenere ferma nel letto da una di queste ombre nere, era perfettamente sveglia (quindi non si è trattato di paralisi ipnagogica), ed ha iniziato a vedere gli oggetti come se fossero tutti estremamente piccoli, sentendo poi una pressione sulla testa
  • Comparsa di un vortice nero sul soffitto e della figura di un monaco di colore grigio, inginocchiato e col volto coperto da un cappuccio, in una delle camere da letto
  • Fastidio della Signora M. ad entrare nella chiesa del paese e nel vicino oratorio, perché in entrambi questi luoghi vede le stesse ombre nere che ci sono a casa sua. In altre chiese o posti, invece, non ha alcun problema a stare
  • Lo specchio dell’ingresso si è sollevato di diversi centimetri dal muro quando un sacerdote, chiamato a benedire la casa, ha gettato dell’Acqua Santa
  • Forti scariche elettriche continue dalle mani della Signora M., che producono notevole dolore nei famigliari che vengono toccati da lei

Video registrato dalla smartphone della sig.ra M. e fornitoci come testimonianza al momento del sopralluogo

Storia dell'abitazione

 

Si tratta di una palazzina di due piani, con una zona cantina e un’ampia soffitta. Lo stabile risale probabilmente agli anni ’60-’70 e si trova a poche centinaia di metri dal cimitero, dalla chiesa del paese, da un ex convento ora ristorante e da un ex ospedale Settecentesco ora casa di riposo. Inoltre, a circa 1,5 km si trova un autodromo dove, recentemente, è stata rinvenuta una necropoli romana con 140 tombe a incinerazione. In origine, era una casa unica dove abitava, nell’appartamento in cui ora vive la Signora M., l’anziana madre del proprietario della palazzina. Al piano superiore vivono invece tuttora il figlio del proprietario e il proprietario stesso. Alla morte della madre di quest’ultimo, l’appartamento al piano terra è stato affittato prima ad una persona anziana poi deceduta, e successivamente ad una famiglia che si è in seguito trasferita. Originariamente il piano terra ed il primo piano erano collegati da una porta a vetro (che si trova in quella che ora è la cucina), dalla quale si poteva sia scendere in cantina che salire al piano superiore e in soffitta. Quando la Signora M. si è trasferita qui però, la porta a vetri è stata murata dal proprietario su richiesta della stessa Signora (circa 15 giorni dopo il suo arrivo), poiché voleva posizionare lì la cappa della cucina.
Dopo due mesi dal trasferimento (a marzo 2015), sono cominciati i fenomeni.

Il sopralluogo: 06.08.15

 

Durante alcune rilevazioni di prova nelle varie stanze della casa, Katia, che sta facendo alcune fotografie in IR e dà le spalle alla camera matrimoniale, sente improvvisamente dietro di lei, all’interno della stanza, qualcosa muoversi molto velocemente, con moto orizzontale da destra a sinistra, producendo un forte rumore sordo simile ad un rombo. La Signora M. che assiste alla scena spiega che è esattamente questo il rumore che fanno le ombre nere che lei vede.
hesperya ha quindi deciso di indagare.

Le indagini

Prima indagine: 06.09.15

 

Strumentazione utilizzata: videocamere ad infrarosso fisse, Handycam a visione notturna, fotocamera ad infrarossi fissa con rilevatore di movimento (Deercam), registratori digitali, sensori visivi di movimento, fotocamera reflex digitale tradizionale (Canon EOS 60Da con obiettivo Canon EF 28mm f/1.8), fotocamera reflex sensibile all’infrarosso (Sony DSC-F828 con obiettivo Carl Zeiss Vario Sonnar 28-200mm f/2.8), illuminatori IR, rilevatori di onde elettromagnetiche (KII EMF Meter) e di variazione di temperatura (Mel Meter).
L’indagine è cominciata alle 16:00 circa e si è conclusa verso le 19:00. E’ stata effettuata di giorno poiché i fenomeni avvengono prevalentemente nelle ore diurne.

Anomalie video-fotografiche

Le seguenti anomalie inerenti un malfunzionamento dell’infrarosso solo su due dei nostri dispositivi, diversi fra loro e in orari diversi (cosa che ci ha da subito fatto escludere cali di tensione o malfunzionamenti all’impianto elettrico, perché il resto della strumentazione non ha avuto alcun problema), non sono mai avvenute prima in nessuna nostra indagine.

- Soggiorno (ore 17:42:31)

Una delle nostre videocamere fisse a visione notturna posizionata in salotto, ad un certo punto della ripresa ha un’anomalia: per una frazione di secondo la ripresa si oscura. Rivedendo il video al rallenty notiamo che questo è dovuto ad una chiusura momentanea dell’IR, solo questa videocamera, cioè, in quell’istante, e solo in quell’istante, non ha ripreso in infrarosso (nello screenshot sono infatti parzialmente visibili alcuni punti di colore). Di seguito il cut video dell’anomalia e lo screenshot:

- Camera matrimoniale (ore 18:57)

Circa un’ora dopo, anche la Deercam (fotocamera ad infrarossi fissa con rilevatore di movimento), posizionata in camera da letto della Signora M., scatta in sequenza una serie di numerose foto in IR (dovute al nostro continuo passaggio da una stanza all’altra durante l’indagine), ma solo in alcune di queste (9 immagini), l’infrarosso stranamente non è attivo, e le foto hanno tutte un’inspiegabile colorazione di un cupo rosso sangue, anziché essere parzialmente a colori come dovrebbe avvenire quando l’IR non è completo.
Di seguito la sequenza delle immagini con anomalia:

Anomalie audio (si consiglia l'uso di un paio di cuffie per un ascolto ottimale)

- Camera matrimoniale

Durante la sessione EVP, dopo che la Signora M. chiede se l’Acqua Santa che ha in casa dà fastidio, si sente un colpo molto forte sul cassettone di fronte al letto. Il colpo è stato udito da tutti i presenti:

Lividi post indagine

Terminata l’indagine, Katia si è accorta di avere sull’avambraccio destro un segno simile ad una bruciatura, rossastro e ruvido al tatto, di circa 3-4 cm., che non aveva in precedenza né si è procurata durante l’indagine. Il giorno seguente è comparso un altro segno, un livido sempre di 3-4 cm. in corrispondenza della bruciatura, come fossero i segni di due dita lasciate da una mano che le ha afferrato il braccio. Successivamente è comparso un indolenzimento e dolore che si è esteso a tutto il braccio destro. Dopo circa 8 ore sia i segni che il dolore sono completamente scomparsi.
Katia è stata l’unica della Crew ad essersi passata dell’Acqua Santa (a scopo di protezione personale) su entrambe le braccia prima di cominciare l’indagine.

Seconda indagine: 06.11.15

 

- Cantina: anomalia fotografica

Sul muro d'ingresso alla cantina, lato sinistro, compare un'anomalia: una sorta di volto parziale, della grandezza di circa 40-50cm., bidimensionale, molto tenue, come se fosse dipinto sul muro. I crop del dettaglio mostrano, al negativo, quello che sembra essere un volto frontale, visibile per metà, in cui si distinguono occhio, naso, bocca, orecchio a punta allungato e una sorta di corno sul lato destro della fronte. Confrontando la foto del medesimo punto di scatto che abbiamo richiesto alla Signora M., si nota che il muro su cui compare l'anomalia è bianco, pulito, privo di macchie di muffa, crepe, e qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto creare l'effetto pareidolico di questo pseudo volto.

 

Il 29 Gennaio 2016 sono stati eseguiti 9 ulteriori scatti, in infrarosso e modalità normale, del medesimo punto del muro all'ingresso della cantina, vicino al sottoscala, in cui era comparsa l'anomalia del volto, e in nessuno di questi scatti si è ripetuta tale anomalia.
Il muro è risultato infatti pulito e liscio, privo di macchie/punti scrostati/disegni, anche sottostanti la vernice, che l'infrarosso avrebbe potuto far risaltare e riaffiorare.

Questo particolare volto simil demonico con corno sulla fronte risulta ancora più interessante se associato all'evp, registrato sempre in cantina poco prima della foto anomala, in cui si sente una voce maschile pronunciare un nome, "Marbas" che è proprio il nome di un demone minore della gerarchia infernale, preposto al controllo dell’elettricità e delle strumentazioni elettroniche (Collin De Plancy, Dizionario Infernale).

- Cantina: anomalia audio

I digital recorder di Luca e Katia, che si trovano ad una distanza di circa 30-40 cm. l’uno dall’altro, registrano entrambi una voce maschile che dice un nome, “MARBAS”. Nonostante i due registratori fossero vicini, la voce nell’audio di Luca è più chiara e pronuncia due volte il nome “MARBAS”, mentre nell’audio di Katia “MARBAS” è pronunciato una sola volta.

Terza indagine: 29.01.16

 

-Cantina: Anomalie audio

Proviamo a recitare il Requiem, dato che la Signora M. ci ha detto che solo con questa preghiera in particolare i fenomeni si accentuano. Mentre Roberta pronuncia il segno della croce, una voce maschile dice la parola “NO” e subito dopo fa eco a Roberta ripetendo la parola “PADRE” pronunciata da lei:

Quarta indagine: 08.04.16

 

Questa è l’ultima indagine di hesperya, che ha così analizzato l’intero edificio.
Ed è proprio qui, nella soffitta, che si verificano due straordinarie anomalie, senza precedenti nella storia della ricerca paranormale passata e moderna: un evp in latino e un’eccezionale fotografia che mostra l’attraversamento da parte di un’entità incorporea di un corpo umano.

- Soffitta: anomalia fotografica

Anomalia riscontrata: due figure scure, tridimensionali, parzialmente trasparenti nella parte superiore del corpo, che sono una di fronte all'altra. La prima figura, ripresa di schiena, è molto ben visibile. La seconda figura, frontale alla prima, mostra, all'altezza del volto, un'anomalia luminosa estremamente intensa, simile a due occhi e una bocca, che ha lasciato una "scia", con moto da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso, tipica degli oggetti in movimento con tempi di esposizione lunghi. Le due figure risultano a fuoco, senza scie o "effetto mosso" di movimento.
Entrambe queste figure, nella loro tridimensionale evanescenza, non hanno alcuna analogia con la consistenza e il colore dei vestiti di tutte le persone presenti al momento dello scatto (6 persone), che sono infatti di colore grigio, e omogenee in ogni parte del corpo.
Le due figure anomale si trovano sulla sinistra, subito dopo l'ingresso, dove c'è una colonna in mattoni, un ampio spazio vuoto, e sullo sfondo una lavatrice con alcuni panni stesi. Non c'è quindi nulla nel punto in cui sono comparse queste due figure, come si evince dalle immagini.

Comparando la sequenza fotografica con i frames video del momento in cui si è verificata l’anomalia (nei primi minuti d’ingresso in soffitta), per ricostruire la scena, possiamo dire che, nell’istante in cui Katia ha scattato la foto, davanti a lei, a circa 50 cm. c’era solo Roberta (e nessun altro), girata di schiena che, muovendosi lentamente, stava riprendendo con la handycam la porzione di soffitta davanti a lei. Tuttavia, come è ben evidente dall’immagine, noi non possiamo in alcun modo riconoscere Roberta nella 1° figura girata di schiena, se non forse nella linea delle gambe, perché la sua parte superiore è completamente scomparsa e trasparente: non ci sono né il busto con il piumino indossato, né tantomeno la testa. Davanti a lei si vede una 2° figura, sempre semitrasparente, che sembra indossare un vestito, si vede anche una porzione di gamba davanti a quella della prima figura. Riguardo all’anomalia luminosa all’altezza delle ipotetiche teste, questa non può essere data dal display della handycam di Roberta, perché è troppo in alto (lei tiene la cam all’altezza del collo, come si può notare dalle immagini) e perché ha una luminosità fortissima, non paragonabile alla più tenue luce del display.

Sulla base di questa analisi, noi riteniamo che sia accaduto qualcosa di straordinario, mai documentato prima, ovvero, che un’entità incorporea abbia attraversato il corpo di Roberta e lo abbia reso, per un istante, “trasparente”.

DATI EXIF_RAW:(8.04.2016 - 22:08:41)

- Fotocamera: Sony DSC-F828 in NightShot Mode + faretto infrarosso
- Obiettivo Carl Zeiss Vario Sonnar 28-200mm F2.8
- f/2
- Tempo di esposizione 0.62 sec.
- ISO 1600
- Distanza Focale 8mm
- Nessun Flash

Ripetizione prove

Per un problema di autorizzazioni, non è stato possibile ripetere lo scatto nella soffitta della Signora M. Le prove sono state quindi ripetute in un altro ambiente idoneo, il più possibile simile alla soffitta per caratteristiche spaziali e di luminosità. Roberta ha indossato gli stessi abiti che aveva l’8 aprile 2016 e ha ripetuto gli stessi movimenti con la stessa strumentazione usata: una camminata lenta mentre riprendeva con la handycam in IR. Sono state eseguite prove anche con camminata veloce ed oscillazione avanti-indietro del corpo fermo sul posto, perché questa anomalia non è data dall’ambientazione ma, semmai, da un movimento del corpo con tempi di esposizione lunghi.
Come si può vedere dalle immagini, nonostante i vari movimenti di Roberta, il suo corpo resta sempre ben visibile in ogni sua parte ed omogeneo per densità e colorazione, non è in alcun modo diventato trasparente nella parte superiore, come invece è avvenuto nella foto con anomalia (dove il busto e la testa sono scomparsi), in cui per altro compaiono due figure. L’anomalia, resta dunque confermata.

DATI EXIF_RAW:

La foto con anomalia è stata scattata con esposizione di 0.62 secondi, la ripetizione prove ha un’esposizione di 0,12 secondi, tra le due foto, intercorre quindi mezzo secondo di differenza, dovuto ad una diversa profondità dell’ambiente e distribuzione della luce nello stesso. Tuttavia, i movimenti originali estremamente lenti compiuti da Roberta in soffitta, compensano questa differenza di esposizione nella ripetizione prove.

- Fotocamera: Sony DSC-F828 in NightShot Mode + faretto infrarosso
- Obiettivo Carl Zeiss Vario Sonnar 28-200mm F2.8
- f/2
- Tempo di esposizione 0.12 sec.
- ISO 1600
- Distanza Focale 7mm
- Nessun Flash

- Soffitta: anomalia video

A conferma della nostra ipotesi di attraversamento di un corpo umano da parte di un’entità incorporea, abbiamo anche il video girato proprio da Roberta in quei medesimi istanti in cui si sente in modo chiarissimo una voce maschile sospirare affannosamente molto vicino a Roberta:

(Durante le rilevazioni in soffitta, improvvisamente la torcia di Mattia, con batteria nuova si spegne, e si riaccenderà solo una volta usciti dalla soffitta, nell’appartamento della Signora M.)

- Soffitta: anomalie audio

Katia lascia il suo digital recorder in registrazione libera sul fondo della soffitta, appoggiato sopra ad un vecchio divano (nella zona dove poco prima si sono verificate le anomalie fotografiche e video). Tutti i presenti si trovano in quel momento dalla parte opposta, lì quindi non c’è nessuno e ad un certo punto, avviene nuovamente qualcosa di unico, il registratore capta la voce di un ragazzino (probabilmente di 10/12 anni) che pronuncia in latino la frase “NOSTE MORTE”  = “LA NOSTRA MORTE”
[NOSTE: forma apocopata o tronca del pronome personale NOSTER, usata anche in Terenzio, S.Agostino e altri autori latini. L'apocope o troncamento è la caduta di una consonante in fine di parola. In questo caso, da come è pronunciato, “NOSTE” è usato in forma di aggettivo possessivo]:

Voce bassa maschile, che a noi sembra dire “A CHI”:

Una sorta di cantilena molto strana:

L'intervento degli esorcisti

Su nostro consiglio e dopo lunghe peripezie durate mesi, in cui la Signora M. ha cercato di contattare più volte dei sacerdoti esorcisti, senza mai inizialmente riuscirci perché sorgevano ogni volta tutta una serie di problemi/contrattempi (problemi alla linea telefonica, assenza dei sacerdoti e così via) quasi incredibili, le abbiamo suggerito di contattarli lontano da casa sua, e il consiglio ha avuto finalmente esito positivo, la Signora è riuscita ad avere una serie di colloqui con loro e anche una speciale benedizione della casa. Gli esorcisti, che hanno visionato con attenzione i video originali girati dalla Proprietaria, definendoli “spaventosi”, hanno confermato che la casa ha un’infestazione demonica. I sacerdoti, inizialmente interessati anche ad avere un incontro con hesperya, a cui abbiamo fornito, su loro richiesta, il materiale d’indagine raccolto, attualmente non sono più tornati a fare benedizioni/esorcismi alla casa della Signora M., né è mai avvenuto un incontro con noi.
Dopo la loro benedizione, i fenomeni sono migliorati per un certo periodo (senza mai cessare), e poi hanno ripreso come prima, con periodi in cui sono più intensi e altri in cui lo sono meno, come spesso avviene in questo tipo di infestazioni.

hesperya resta a completa disposizione di quei sacerdoti che volessero un incontro/colloquio con noi sul caso, o volessero fornire un aiuto alla Signora M.

La Crew di hesperya ringrazia in modo speciale la Signora M., per la disponibilità e per la fiducia dimostrata in questi lunghi mesi d’indagine, e per aver permesso ad hesperya di arricchire con nuove prove la sua ricerca.