La Segnalazione
Ci è stata segnalato uno scatto fotografico effettuato al Cimitero di Oggiono in provincia di Lecco. La fotografia effettivamente mostrava una sagoma umana, precisamente quella di un bambino vicino ad una tomba, proprio sullo stipite di ingresso di una tomba famigliare. Lo scatto è risultato genuino ai test e così abbiamo deciso di fare un'indagine sul luogo. Inoltre ci erano stati segnalati strani rumori in un piccolo boschetto e alcuni orbs, nonché il pianto di un bambino in un luogo in cui era improbabile vi fossero bambini, soprattutto a tarda ora.
Il report dell'indagine
I rilevatori di campi elettromagnetici non hanno rilevato alcuna anomalia. Così come le fotografie o i video ripresi in modalità infrarosso. Gli orbs luminosi che
abbiamo fotografato sono in realtà riflessi di alcuni lampioni alogeni che si trovano al di là del lago. I registratori audio hanno captato versi di alcuni animali, che informandoci con le
autorità forestali abbiamo potuto identificare. I boschi di Oggiono difatti sono habitat di alcune specie di rettili, anfibi e mammiferi che potrebbero aver provocato rumori nel fogliami
scambiati per passi. Nelle registrazioni infatti si nota che i "passi" nel fogliame secco si arrestano a causa dell'incalzare delle nostre voci e riprendono non appena ritorna il silenzio. Segno
che l'animale si sente minacciato e si ferma in attesa di sentirsi più sicuro a proseguire il proprio percorso. Ad Oggiono la fauna è infatti composta da alcune specie di anfibi (qualora ci fosse
stato un acquitrino nei dintorni ma che non abbiamo potuto constatare) quali salamandra pezzata, tritone crestato, varie specie di rospo, rana e raganella. In assenza di acquitrino o stagno,
avrebbero potuto causare quel rumore specie di rettili come l'orbettino, il biacco, il saettone, la natrice dal collare, o una comunissima vipera (al ché pericolosa). Infine potrebbe essere stato
causato da piccoli mammiferi come lo scoiattolo, la crocidura minore, il vespertillo di Daubenton, il ghiro o il moscardino. Talvolta alcune specie si spostano dalle colline circostanti in cerca
di nidificazione o di cibo, e non è pertanto insolito incontrarle.
Il senso di vuoto, nausea, capogiri e mal di testa, potrebbe essere causato dalla vista panoramica che potrebbe interessare soprattutto le persone più
sensibili.
In riferimento invece agli scatti più significativi che ci avevi segnalato, come ad esempio la foto della presenza di un bambino in una tomba famigliare, abbiamo
scoperto trattasi solamente di un riflesso sulla porta a vetri della tomba che genera un effetto di pareidolia. Infatti un vaso di una pianta e un rosone, riflettono sul vetro della porta
tombale. La fotocamera risulta mossa osservando i riflessi che lasciano una scia. Inoltre la sottoesposizione della fotocamera ha creato un effetto di pareidolia. Il video mostra lo studio effettuato sullo scatto fotografico: una dissolvenza incrociata fra lo scatto inviato e uno
scatto effettuato durante l'indagine, dimostra l'effetto pareidolico che ha generato l'immagine simile ad un bambino. Anche lo scatto in cui invece sembra intravedersi una figura umana vicino al
tronco di albero, la sgranatuta e la sottoesposizione della macchina hanno generato un altro effetto di pareidolia. Infatti secondo alcuni test sulla fotografia ci sembra chiaro che la figura
umana è parte del tronco stesso. La misurazione della figura difatti non supererebbe i 35 cm. Inoltre durante il sopralluogo abbiamo notato molti tronchi aperti.
Quindi secondo noi l'atmosfera del luogo aumenta il livello di suggestione e la strumentazione home consumer non mostra immagini chiare.