di Emanuela Galvani e Mattia Laude
Si racconta di un gruppo di amici che decise di trascorrere una giornata all’interno del parco di villa Pallavicini, a Pegli, in provincia di Genova, con l’intento
di visitare un luogo totalmente immerso nella natura... tra laghetti, ruscelli, piccole cascate e antichi templi greci.
La giornata si stava svolgendo normalmente. I giovani erano affascinati dallo spettacolo che il parco di villa Pallavicini offriva ai loro occhi.
Arriva la sera e all’orario di chiusura del parco, i ragazzi tornando sui suoi passi dirigendosi verso l’uscita.
Le ombre cominciavano ad addensarsi intorno alle cime e alle fronde degli alberi e all’improvviso, uno degli amici vide una figura spettrale. Rimase basito. E la
additò agli altri, che subito si voltarono in quella direzione.
Si trattava di una ragazza era vestita di bianco, qualcosa di molto simile a una veste di cotone. Aveva i capelli bruni che le
ricadevano sulle spalle. Sembrava assorta, fissava un punto indefinito davanti e lei. E fluttuava a una decina di centimetri da terra.
Il gruppo di amici superò il momento di stupore. E a quel punto scattò la paura. Fecero tutti per andarsene. Ma una ragazza del gruppo decise di avvicinarsi a essa,
lentamente.
Se ne accorse quando fu a qualche passo dal fantasma. La donna muoveva la bocca ma non emetteva alcun suono. Sembrava che stesse parlando con qualcuno. Qualcuno di
invisibile.
Un discorso che durò per un periodo indefinito. E poi il fantasma scomparve.
Scrivi commento