I Misteri di Grazzano Visconti

di Mattia Laude


Grazzano Visconti, un grazioso paesetto rinascimentale situato a pochi chilometri da Piacenza, ha tra le sue caratteristiche quella di essere stato interamente ricostruito, agli inizi del '900 proprio intorno ad un castello del '300.

Dunque, all'interno del borgo c'è un castello e all'interno del castello, pare ci sia un fantasma.
Il suo comportamento è normale, almeno per un fantasma di nome Aloisa: spaventa con la sua presenza eterea abitanti e visitatori, ed inoltre, sa anche diventare manesco e dispettoso, quando viene disturbato, facendo volare coperte e sprimacciando cuscini, ma anche schiaffeggiando o pizzicando quegli ospiti che non soddisfano la sua vanità femminile con piccoli doni o omaggi floreali.
Qualcuno dice che, in questo caso, la Castellana fantasma si trasformerebbe, da presenza inquietante a spirito benevolo e protettivo, favorendo in particolare la buona sorte di dame e fanciulle innamorate, per questo le vengono recapitati messaggi e omaggi floreali da tutta Italia.

Andata in sposa ad un Capitano di Milizia, Madonna Aloisa, appena scoprì che il marito la tradiva, si tolse la vita e da allora il suo fantasma girovaga tra gli spalti del castello e, a volte, anche nel parco antistante, dove però sembra comportarsi in maniera decisamente meno offensiva. 
Di questo fantasma, negli anni Cinquanta la stampa se ne occupò spesso, ci furono articoli sui quotidiani italiani ed anche inglesi, come il Sunday Express che, dopo un servizio sull'argomento, incaricò il suo corrispondente italiano perché svolgesse una ricerca più approfondita.
Questo reporter, coadiuvato da parapsicologi e da esperti del settore (tra i quali un sensitivo piuttosto famoso), sottopose la statua, raffigurante la sfortunata Aloisa, ad una serie di esperimenti, prevalentemente basati sulla radioestesia e riuscì a dimostrare non solo l'esistenza di una misteriosa energia radiante ma mise anche in evidenza come le oscillazioni del pendolino indicassero che doveva trattarsi dell'effige di qualcuno "che aveva davvero molto amato, ma anche molto sofferto". 
Secondo il medium che la contattò per via spiritica, Aloisa era una dama paffutella e piccoletta, poco espressiva, ma nell'insieme con qualcosa d'inquietante e malevolo. Nonostante non sia facile trovare in Grazzano qualcuno disposto a testimoniare di aver avuto a che fare con questo bizzarro fantasma femminile, si sono interessati al caso di Aloisa, in tempi più recenti, un operatore televisivo di un'emittente privata ed un giornalista di un quotidiano locale che intendevano mettere in ridicolo la leggenda. Il risultato del loro reportage è per certi versi davvero singolare. Mentre al primo riuscì assai difficoltoso riprendere, con una fotocamera, l'effige marmorea (si inceppò più volte la macchina fotografica e il flash non funzionò quasi mai), all'altro capitò una cosa ancora più strana....dopo aver registrato su un nastro magnetico una serie di interviste sul fantasma, riascoltandole, si accorse che erano state registrate solo frasi e dichiarazioni positive sul fantasma di Aloisa, come se qualcosa avesse cancellato o disturbato tutto il resto

Inquietudine e mistero regnano sovrani tra le mura secolari del castello.....il segreto di Grazzano? Non è solo una semplice storia d'amore trasformatasi in tragedia.


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