Pupa, la bambola che sapeva ascoltare i segreti

La bimba si affezionò subito al nuovo giocattolo e spesso affermò che la sua bambola era 'viva' e aveva una volontà propria. Dichiarò che lei e Pupa parlarono spesso nel corso degli anni, che custodì tutti i suoi segreti e che fu per lei un aiuto in tempi difficili.
Pupa e la sua piccola proprietaria viaggiarono molto in tutta Europa e negli Stati Uniti. Alla fine della seconda guerra mondiale, la nonna della bambina morì, così per ricordarla la bimba fece cucire un bottone degli abiti della nonna sul vestito di Pupa.
La proprietaria amò Pupa fino alla fine, quando morì nel 2005, ed è qui che l'attività paranormale della bambola ha iniziato a palesarsi. La bambola passò in eredità ai nipoti che la sistemarono in una teca di vetro. Secondo gli eredi però alla bambola in realtà non piace essere rinchiusa e hanno avuto diverse esperienze interessanti che sembrano confermarlo. Hanno raccontato che a volte si sente un ticchettio provenire da dentro la vetrina, come se qualcosa stesse cercando di attirare l’attenzione. Hanno inoltre cominciato a notare che la bambola cambia posizione all'interno della vetrina: le braccia sono in una posizione diversa, gambe incrociate o non incrociate, ma più interessante di tutte è il sottile cambiamento nell'espressione hanno notato nel corso degli anni.
Un giorno infine hanno trovato il vetro della vetrina molto sporco. Aperta la teca per pulire, hanno scoperto dei segni per poi accorgersi che erano in realtà delle parole molto inquietanti: “Pupa odio” scritte nella parte interna della teca.
Che cosa ossessiona la bambola? Molti pensano che forse lo spirito della proprietaria sia rimasto attaccato all’oggetto che ha tanto amato durante la sua vita.