Lo spirito di un pilota di guerra continua a vivere in un bambino

di Roberta Faliva

 

Nel 1945 a Navy, James Huston, pilota ventunenne di caccia in una missione nel Pacifico, venne abbattuto dall’artiglieria giapponese. Il suo nome sarebbe stato dimenticato, se non fosse per un bambino di nome James Leininger.

In un primo momento, i genitori del piccolo non fecero molto caso a quello che stava accadendo al figlio, ma poi iniziarono a preoccuparsi quando il bambino, a soli due anni, iniziò a urlare frasi agghiaccianti nel sonno, come "Aereo in fiamme! Non posso uscire!". Il bimbo godeva di ottima salute e, considerata l’età, aveva appena iniziato elaborare piccole e semplici frasi.
Nel corso del tempo, i genitori di James dissero che il figlio iniziò a rivelare straordinari dettagli sulla vita della ex pilota di caccia James Huston. Il bambino raccontò loro che il suo aereo era stato colpito dai giapponesi e che si schiantò. James disse persino a suo padre il nome della nave che aveva colpito il suo aereo, la Natoma, e il nome del pilota che volava con lui, Jack Larson. Dopo alcune ricerche, il padre scoprì che sia la Natoma che Jack Larson erano reali. La Natoma Bay era una piccola portaerei nel Pacifico, e Larson era un ex pilota che viveva in Arkansas.
Tra i vari racconti, James aveva anche descritto che il suo aereo aveva subito un colpo diretto sul motore. Ralph Clarbour, un mitragliere su un aereo degli Stati Uniti che volava fuori il Natoma Bay, disse che il suo aereo era proprio accanto a quello pilotato da James Huston durante un raid nei pressi di Iwo Jima, il 3 marzo 1945. Clarbour disse di aver visto l'aereo di Huston colpito dal fuoco antiaereo sulla testa, proprio nel bel mezzo del motore.
Dopo questi racconti e prove, molte persone, tra cui coloro che conoscevano il pilota di caccia, pensano che James sia il pilota reincarnato.

Scrivi commento

Commenti: 0