La bella addormentata di Okno

di Roberta Faliva

 

Karolina Olsson stava tornando a casa nel suo villaggio di Okno, Svezia, attraversando un fiume ghiacciato quando cadde nell’acqua gelida. Battè la testa con violenza ma riuscì comunque ad uscire dall’acqua e a tornare a casa.

La sera confessò al padre di avere un fortissimo mal di testa, così le venne detto di andare a letto con la promessa che sarebbe stato chiamato il medico il giorno seguente.
Karolina andò a dormire quella notte che aveva 14 anni e si risvegliò che ne aveva 46: dormì per 32 anni.
I genitori, vedendo che la figlia non si svegliava, chiamarono il medico il quale però non sapeva spiegare il suo stato di torpore e tutti i tentativi di risvegliarla furono vani.
Aghi vennero inseriti nella punta delle dita, ma non si ebbe nessuna risposta. Nel 1892 venne ricoverata in ospedale per un mese, durante il quale si provarono i più diversi tentativi per svegliarla. Si utilizzò anche l'elettricità, ma nulla avvenne.
Karolina venne riportata così a casa e nulla turbò il suo sonno. Sua madre morì nel 1905 e poi due dei suoi fratelli. Il fatto misterioso è che dopo queste morti la ragazza scoppiò in crisi di pianto, senza tuttavia mai svegliarsi.
Dopo la morte della madre, la famiglia assunse una governante per prendersi cura della casa e di Karolina. Ogni giorno l’addormentata veniva alimentata con due bicchieri di latte zuccherato rovesciato nella sua bocca con piccole cucchiaiate, fortunatamente infatti il suo riflesso di deglutizione era rimasto illeso.
Senza alcuna spiegazione finalmente un giorno Karolina si svegliò e non potè non realizzare che il suo mondo era cambiato. Si guardò allo specchio e non si riconobbe: il cambiamento era stato notevole, ma il suo sonno prolungato aveva tuttavia conservato la sua bellezza giovanile.
Alla domanda su ciò che ricordava di quegli anni di lungo sonno rispose che si ricordava di tutto quello che era accaduto prima dell’incidente e tutto ciò che ricordava del sonno erano visioni di volti blu sommersi nell’acqua. Visione davvero misteriosa visto che i suoi fratelli morirono annegati.
Karolina venne visitata da più medici e nessuno di loro constatò danni fisici permanenti. La sua acutezza mentale era ancora quella di una giovane donna.
Karolina visse una vita molto felice e morì nell’aprile 1950.

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