di Roberta Faliva
La ferrovia raggiunse Harpers Ferry nel 1833, collegando la città con l'est del Paese. Anni prima in questa zona c’erano solo capannoni di stoccaggio, costruiti lungo la riva del fiume. Al termine della costruzione della linea la zona venne dismessa e i capannoni, non più necessari, vennero trascurati e infine abbandonati.
Alcune delle persone più povere della città occuparono queste baracche fatiscenti, rendendole le loro case. Jenny era una di queste persone meno fortunate e in queste baracche visse estati bollenti e inverni
gelidi.
Una fredda notte Jenny si addormentò così vicino al camino che il suo vestito lacero prese fuoco. In preda al panico fuggì dalla sua baracca, corse giù lungo i binari della ferrovia, ma
sfortunatamente venne investita e uccisa dal treno notturno in transito.
Oggi i ferrovieri delle città vicine dicono che non vogliono che passare per Harpers Ferry nelle notti di nebbia. Spesso vedono una palla di fuoco avanzare lungo i binari emettendo grida
disumane. Essi cercano di fermare il motore, ma mai in tempo. Avviene un urto e quando finalmente riescono a far fermare il treno controllano, ma trovano nulla. I ferrovieri conoscono la storia
di Jenny e sanno che lo spirito della ragazza viaggia ancora lungo i binari in cerca disperata di aiuto.
A volte, nelle gelide notti invernali, gli abitanti del luogo sentono i conduttori dei treni soffiare selvaggiamente nei loro fischietti. Sanno allora che Jenny sta tornando.
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