di Roberta Faliva
Il 4 febbraio 1908, la studentessa Condie Cunningham e alcuni amici erano nella sua stanza al quarto piano del dormitorio principale della Scuola Industriale per le ragazze dell’Alabama (oggi chiamato l'Università di Montevallo). Stavano segretamente cucinando uno spuntino a tarda notte su un fornello da campo, quando accidentalmente la camicia da notte di Condie prese fuoco.
Lei fece esattamente quello che non si dovrebbe fare. Presa dal terrore uscì dalla stanza e corse giù dalle scale, alimentando così le fiamme. Le sue amiche cercarono di soffocare il fuoco, ma era troppo tardi. Le fiamme la divorarono e morì due giorni dopo. Dopo la sua morte accaddero molti misteriosi avvenimenti nella scuola. Una studentessa che soggiornò nella camera di Condie riferì di aver sentito dei rumori fuori dalla porta della stanza. Quando la aprì, vide una donna, vestita con un abito nero carbonizzato, che correva lungo il corridoio avvolta da fiamme di fuoco. Gli studenti riferirono inoltre che l'immagine del volto bruciato della povera ragazza apparve sulla porta della sua camera dopo la sua morte. La scuola sostituì la porta più volte, ma l'immagine tornava continuamente. La porta venne poi rimossa, ma gli studenti sentirono ancora urla raccapriccianti per i corridoi. Una in particolare è la testimonianza raccontata da molti: il grido di una donna urlare "Aiutatemi!" vicino alla vecchia stanza di Condie, accompagnato dal suono di passi frenetici correre su e giù per i corridoi.
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