Aokigahara, la foresta dei suicidi

di Roberta Faliva


Situato alla base del Monte Fuji, Aokigahara è forse il luogo più terrificante in tutto il Giappone. Conosciuto anche come il mare di alberi o foresta della morte, Aokigahara ha ospitato più di 500 suicidi confermati dal 1950.

Centinaia e centinaia di giapponesi si sono impiccati dagli alberi del luogo.
La grande foresta si estende su una vasta area di 3.500 ettari e la copertura di un albero è così fitta che anche a mezzogiorno è del tutto possibile trovare luoghi avvolti nella più completa oscurità. E' anche per lo più priva di animali ed è stranamente tranquilla. Sentire un cinguettio degli uccelli nella foresta è incredibilmente raro. La zona è rocciosa, fredda e disseminata di oltre 200 grotte.
La leggenda narra che in tempi antichi le famiglie abbandonavano i parenti nella foresta durante i periodi di carestia. Le persone abbandonate nel bosco ebbero morti orribili ed estenuanti a causa della fame. Proprio per questo si dice che Aokigahara sia infestata dalle anime di queste persone qui abbandonate.
Dal 1970 i suicidi diventarono così numerosi che il governo giapponese iniziò a fare scansioni annuali della foresta per cercare ed eliminare i corpi. Nel 2002, 78 corpi sono stati trovati all'interno della foresta, superando il precedente record di 74 nel 1998. Nel 2003 la quota era salita a 100.
Negli ultimi anni il governo locale ha smesso di far conoscere i numeri, nel tentativo di minimizzare gli spaventosi eventi che qui accadono.
Aokigahara è considerato il luogo più infestato in Giappone. Soprannominato il "Purgatorio di Yurei". Gli escursionisti hanno spesso qui visto apparizioni e sentito l'urlo di Yurei sul vento. Alcuni hanno riferito di aver visto oggetti in movimento e ombre tra gli alberi. Molti sostengono che gli alberi stessi sono pieni di energia malevola, accumulata da decenni di suicidi. Molte persone affermano persino che se si guarda intensamente gli alberi è possibile vedere i volti dei morti nella loro corteccia.
Oggi, la foresta è disseminata di nastro colorato utilizzato dagli escursionisti per delimitare il sentiero e trovare la loro strada tra gli alberi, così come moltissimi mazzi di fiori lasciati amici e familiari in lutto.

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