La macchia indelebile di Margaret Shilling

Il Centro Medico mentale venne aperto il 9 gennaio 1874 e fu specializzata nel trattamento di pazienti penalmente e mentalmente folli. Ci vollero più di sei anni per la sua costruzione e molte persone pensavano che fosse un posto tranquillo e benefico per la salute dei pazienti folli. Era risaputo che, nonostante il gran numero di persone malate che vi risiedevano, il “Ridges” era un posto tranquillo, in cui i pazienti potevano usufruire delle cure migliori. Ma questo scenario idilliaco non durò a lungo. Il Ridges presto si trasformò in un istituto sovraffollato che curava i suoi pazienti in un modo crudele. Bagni di acqua ghiacciata, terapie elettroshock e lobotomie diventano pratiche regolari.
Molte altre cose strane sono successe tra le mura del “Ridges”.
In una di queste stanze rimane ancora l'ultimo vestigio di Margaret Schilling, il fantasma più famoso dell'ospedale. C'è una macchia al piano superiore della forma di una donna, morta lì quasi trenta anni fa. La storia di Margaret è avvolta nel mistero: alcuni dicono che era un sordomuta che si nascondeva dal personale, si perse e non fu in grado di chiamare aiuto. Scomparve il 1 dicembre 1978 e un mese dopo, 12 gennaio 1979, venne trovata morta sul pavimento. Causa insufficienza cardiaca, probabilmente dovuta al reparto non riscaldato durante i mesi più freddi dell'inverno.
Il suo corpo in decomposizione venne trovato disteso sul pavimento accanto a una finestra. Quando le autorità spostarono il suo corpo, scoprirono che questo aveva lasciato una macchia permanente del contorno del corpo della donna sul pavimento di cemento. Sembra che la macchia sia stata causata dalla combinazione della decomposizione naturale unita alla posizione di fronte alle grandi vetrate, che hanno permesso la luce del sole di riflettere sul corpo. Nonostante il costante lavaggio, tuttavia la macchia non si cancellò ed è ancora oggi perfettamente visibile.
Alle persone che visitano il manicomio capita di vedere l'immagine spettrale di una donna che li fissa dalla finestra della stanza in cui è stato trovato il corpo.