Il fantasma di Lavinia Fisher: la prima donna serial killer

di Roberta Faliva


Lavinia Fisher, nata nel 1793, è ritenuta essere la prima donna americana serial killer. La storia racconta che, insieme al marito John, nei primi anni del XIX secolo gestiva una locanda a Charleston, South Carolina, USA, chiamata Six Mile Wayfarer House.

Lavinia Fisher
Lavinia Fisher

Essendo una donna molto bella, con pelle bianchissima e grandi occhi azzurri combinati con ricci capelli corvini, divenne presto oggetto di invidia e le fu portata l'accusa che utilizzasse il suo fascino per aiutare il marito a rapinare e uccidere molti viaggiatori uomini. Il modus operandi degli assassini sarebbe stato il seguente: Lavinia, da sola o in accordo col marito, selezionava i viaggiatori più facoltosi e, dopo averli attirati col proprio fascino, offriva loro del tè avvelenato in una sala appartata. Dopo l'arresto dei Fisher, la Six Mile Wayfarer House fu perquisita a fondo, scoprendo un gran numero di passaggi segreti e nella soffitta lo sceriffo dichiarò di aver rinvenuto oggetti riferibili a centinaia di viaggiatori. Nel seminterrato e nel terreno circostante la casa furono rinvenuti resti umani, corrispondenti al numero di omicidi effettuati dalla coppia. Marito e moglie furono così ritenuti colpevoli di numerose rapine e di altrettanti omicidi: da coppia avevano vissuto e da coppia sarebbero stati condannati e impiccati.

Il carcere di Charleston
Il carcere di Charleston

Le fonti riportano che la mattina del 18 febbraio 1820, i Fisher furono impiccati dietro la prigione di Charleston. John rimase in preghiera fino all'ultimo istante, mentre Lavinia fece la richiesta di essere impiccata e sepolta nel suo vestito da sposa, richiesta che fu accolta. Ella non cessò mai di agitarsi e gridare, almeno finché non le fu domandato se avesse qualcosa da dichiarare prima che si procedesse all'esecuzione. A quel punto lei avrebbe dichiarato: "Se avete un messaggio da portare al diavolo, datemelo, tra poco lo incontrerò!". Dopo di che avrebbe personalmente infilato la testa nel cappio a lei destinato e si sarebbe buttata nel vuoto.
I terribili crimini imputati, la bellezza riconosciuta a Lavinia e la sua tragica fine hanno aggiunto fascino e mistero alla sua storia. Si racconta infatti che il suo fantasma sia stato visto in diverse occasioni nella prigione della città. I testimoni oculari delle apparizioni l'hanno descritta vestita del suo abito matrimoniale, esattamente come si ritiene fosse stata impiccata. Questo elemento è sicuramente singolare, in quanto fino a recenti ricerche, nessuno aveva mai conosciuto tale dettaglio.

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