Il casale di Pleasant Grove

di Roberta Faliva


Durante gli anni ‘60 e ‘70, un’intensa attività paranormale si verificò in un casale del piccolo villaggio di Pleasant Grove (Mississipi). La famiglia proprietaria della casa aveva acquistato il terreno nel 1960 per praticare lavori agricoli. Da allora cominciarono ad accadere cose strane, ma la famiglia le ricondusse inizialmente a strane coincidenze.

Fino a quando, un giorno, scoprirono che libbre di veleno per topi stavano scomparendo senza trovare alcun segno di topi morti, capirono così che qualcosa di strano stava realmente accadendo.
Dopo questi eventi, il figlio più giovane, Joseph, iniziò a vedere la presenza di una donna nella sua camera. La figura stava sempre in piedi davanti al suo armadio e continuava a digli di scavare. La famiglia decise quindi di rivolgersi a diversi sensitivi che confermarono che la casa era posseduta da tre spiriti, tra cui uno con il nome di Nora Hunt: la precedente proprietaria del casale. La gente del posto ha raccontato che durante la sua vita Nora aveva una vena crudele che manifestata torturando i cani nel suo cortile, per poi seppellirli nel terreno circostante. Probabilmente, dopo la sua morte, la sua anima si rifiutò di lasciare la casa dove viveva.
Nell'estate del 1980, la famiglia si rivolse a un pastore metodista di nome Franklin Ogdon che eseguì due esorcismi sulla residenza. Pregarono insieme in ogni stanza, sperando di liberare la casa da queste presenze. Nemmeno questo riuscì a purificarla e alla fine la famiglia, frustrata, si trasferì a Charleston e demolì la casa colonica.
Il romanzo inglese “A Family Possessed: A Ghost Story” di L.W. Stevenson si basa su questi eventi.

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