Quando l'archeologia incontra lo Spiritismo. Bligh Bond e l'archeologia psichica.

di Roberta Faliva


Glastonbury è un piccolo paese di campagna, a sei miglia dall’antica cattedrale di Wells. La fama della cittadina è legata alla storia del suo monastero in rovina, un tempo uno dei più importanti centri di pellegrinaggio in Gran Bretagna e, secondo la tradizione, luogo di sepoltura del leggendario Re Artù.

Il libro di Bond
Il libro di Bond

All'inizio del 1907 i ruderi della cattedrale vennero messi all'asta dai loro proprietari e vennero acquistati dal vescovo di Wells per la Chiesa d'Inghilterra. L'architetto Frederick Bligh Bond venne incaricato di ripristinare le rovine e di effettuare lavori di scavo. In realtà Bond non avrebbe mai ottenuto il lavoro se la Chiesa avesse saputo il suo profondo interesse per lo spiritismo e per la sua determinazione a fare un esperimento insolito: voleva provare a utilizzare il mondo degli spiriti come accreditato metodo di ricerca. Aveva già concepito la teoria che Glastonbury era stata costruita secondo i principi della geometria sacra, e lui era destinato a dimostrarlo con qualsiasi mezzo.
Bond e il suo amico John Bartlett, che aveva mostrato alcune abilità medianiche, iniziarono a organizzare sedute spiritiche ogni sera. Il loro obiettivo era quello di utilizzare la scrittura automatica per contattare gli antichi monaci dell’abazia ed ottenere così indicazioni su dove scavare. In particolare uno spirito, che si identificò come Johannes, entrò spesso in contatto con Bond: il monaco si dimostrò desideroso di condividere i suoi ricordi del posto, un luogo che aveva amato e che non voleva lasciare. Le informazioni ricevute durante queste sedute si rivelarono incredibilmente precise e corrette. Lo scavo archeologico si stava dimostrando un brillante successo e il suo lavoro stava dando al mondo una visione finora sconosciuta nell'architettura della struttura nel corso della sua lunga storia. Le sedute spiritiche di Bond continuarono a rafforzare le sue teorie su come Glastonbury venne costruita.

Un particolare tratto dalla pagine di scrittura automatica
Un particolare tratto dalla pagine di scrittura automatica

Poi Bond fece un errore fatale. Nel 1919 pubblicò un libro, "La Porta della Memoria", dove descrisse le sue scoperte archeologiche e le guide spettrali che utilizzò per farle. Bond credeva di aver così trovato il modo di dimostrare, attraverso il suo lavoro, l’esistenza del mondo spirituale. Nel 1922 la Chiesa, senza troppe cerimonie, sospese Bond dall’incarico e condannò aspramente i suoi metodi. Nonostante questa delusione, Bond imperterrito continuò le sue ricerche in ambito parapsicologico fino al 1945, anno della sua morte. I suoi studi sono ancora oggi oggetto di ricerca e, alla luce delle attuali conoscenze, sono considerati incredibilmente precisi e ammirevoli. Essi hanno posto le basi per l’Archeologia Psichica: l’attività extransensoriale tramite la quale si giunge al ritrovamento di reperti, siti ed altre testimonianze del passato, di interesse storico-archeologico.

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