Il castello di Stirling e i suoi fantasmi

di Roberta Faliva


Situato nel cuore della Scozia, il castello di Stirling era una delle roccaforti più importanti del paese. Ora una popolare destinazione turistica, l'imponente castello ha servito diverse funzioni nel corso dei secoli, tra cui una fortezza medievale, il Palazzo Reale e il centro militare.

Numerosi atti terribili sono stati commessi all'interno delle sue possenti mura, quindi non è una sorpresa apprendere che ci sono diverse storie di fantasmi associate a questo luogo.
Forse il più popolare dei fantasmi di Stirling è la Lady Green. Si ritiene che fosse una serva di Maria Regina di Scozia. Una notte la regina, mentre dormiva nella sua camera, fu sorpresa da un incendio: le tende del suo letto presero fuoco a causa di una candela accesa al suo capezzale. La serva intervenne prontamente per salvarle la vita, rimettendoci però la propria. Da allora la Signora Verde è spesso stata vista in tutto il castello, nel tentativo forse di servire ancora la sua Regina.
Alcune storie raccontano inoltre che sia Maria Stuarda stessa lo spirito più particolare del castello. A lei è stato infatti collegato al fantasma della Signora Rosa. La si è vista apparire con indosso un abito rosa fluente, spesso a piedi dal castello. Altre storie suggeriscono invece che la Signora Rosa sia una vedova in cerca ancora del marito, morto durante una battaglia.
L'avvistamento più attivo è però quello del fantasma Highland, associato a un soldato di guardia. Il personale ed i visitatori hanno spesso visto la sua apparizione: un uomo vestito con un costume tradizionale scozzese. Scambiato per una guida turistica, i visitatori raccontano di esser rimasti scioccati quando gli si sono avvicinati, poiché ha iniziato a camminare velocemente per poi scomparire davanti ai loro occhi.
Nel 1935, questa figura misteriosa è stata involontariamente catturata dalla macchina fotografica di un architetto che stava svolgendo alcuni rilievi necessari a un lavoro di ristrutturazione del castello.

Scrivi commento

Commenti: 0