Il parco giochi maledetto di Shawnee

di Roberta Faliva


Sono passati decenni da quando nel parco divertimenti di Shawnee (Virginia) risuonavano le risate dei bambini.
Tuttavia, secondo racconti locali, il parco è ancora un luogo frequentato, ma da fantasmi.

Il parco è stato abbandonato nel 1966, dopo la morte accidentale di due dei suoi giovani clienti. La storia misteriosa di Shawnee risale però a molto più indietro.
Originariamente Mercer County era sede di una tribù di nativi americani fino al 1783, quando il tentativo di una famiglia europea di colonizzare la terra scatenò una guerra violenta. Il patriarca della famiglia era un contadino di nome Mitchell Clay e un giorno un gruppo di nativi americani uccise il figlio più giovane, Bartley Clay, la figlia, Tabitha, venne accoltellata a morte nella lotta e il figlio maggiore Ezechiele venne rapito e bruciato sul rogo. Mitchell cercò così l'aiuto di altri coloni per compiere vendetta per la sua famiglia. Dopo aver seppellito i suoi figli, uccise molti dei nativi americani.
Secoli più tardi, nel 1920, un uomo d'affari di nome T. Conley Snidow acquistò il sito della fattoria Clay e vi costruì un parco di divertimenti. La morte era però ancora in agguato sopra quella terra maledetta.
Una bambina, si racconta vestita con un abitino rosa, incontrò la sua fine durante un giro sulla ruota panoramica: proprio la cabina in cui stava si staccò inspiegabilmente e per lei non ci fu nulla da fare. Successivamente un ragazzo venne trovato annegato nel laghetto del parco.
Ancora oggi alcuni testimoni raccontano di sentire le altalene in legno scricchiolare e muoversi da sole, anche in assenza di vento.
Altri ancora dicono di aver visto l’apparizione fugace di una bambina vestita con un abitino rosa coperto di sangue.

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