I fantasmi di Villa Stuart

di Roberta Faliva


A Roma, in via Trionfale al civico 5952, sorge la clinica privata Villa Stuart. Oggi è nota ai più come la “clinica dei calciatori”: tanti sono stati i campioni passati di lì per cure e terapie.

Tuttavia la villa seicentesca ha alle spalle una storia ricca di misteri e episodi inquietanti che in pochi conoscono.
Edificata nel punto più alto della città, la villa fu acquistata alla fine del ‘700 da Giacomo Francesco Stuart. Un secolo dopo, alla metà dell’ ‘800, la villa finì in eredità all’avvenente e ricca contessa Emmeline Stuart-Wortley. Qui la nobildonna inglese prese a dedicarsi al mondo dell’occulto. Persino il suo amante, Lord Allen, presto ne seguì le orme e i due si dedicarono alla magia nera. Villa Stuart divenne così un salotto famoso, dove si dava appuntamento la nobiltà di tutta Roma per partecipare alle sedute di spiritismo e occultismo, allora di gran moda. Si parlava di apparizioni nella casa del giardiniere e il piccolo edificio venne ribattezzato “Casino degli Spiriti”.
Alla fine la servitù scappò terrorizzata, le sontuosità si esaurirono e la villa cadde nel degrado. I due amanti, rimasti soli, impazzirono. Lei vedeva ovunque il fantasma della sorella affogata anni prima nel Tevere senza che il corpo fosse mai ritrovato. Lui credeva di parlare con Lucifero in persona. Un bel giorno Lord Allen scomparve senza lasciare traccia e Lady Stuart giurava che era morto e che il suo spirito vagava nella villa di notte accarezzandole le mani attraverso la parete. Molti anni dopo degli operai, durante lavori di ristrutturazione, buttarono giù un muro della cantina e scoprirono i resti del nobile inglese: Emmeline lo aveva murato vivo. Da allora molti testimoni raccontano di aver visto la figura di un uomo scomparire misteriosamente dietro una parete in una stanza del seminterrato.
In seguito a queste storie, il posto divenne noto ai molti come la “Villa dei fantasmi”.

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