I fantasmi dell'isola delle bambole

di Roberta Faliva

 

La Isla de la Munecas, l’isola delle bambole, si trova in Messico, nel cuore del canale di Xochimilco, in un sobborgo di Città del Messico. Particolarità di questo posto è dovuta alle migliaia di bambole di plastica vecchie e rotte appese ad ogni albero presente sull’isola.

La storia di questo luogo nasce da una tragedia legata all’unica persona che in precedenza abitava l’isola: don Julian Santana.
Un giorno Julian trovò il corpo senza vita di una bambina, affogata nelle acque del canale. L’uomo restò sconvolto dalla scena e quando vide arrivare galleggiando poco dopo anche una bambola, decise di appenderla ad un albero in onore della giovane deceduta. Don Julian iniziò così a raccogliere bambole vecchie dai cassonetti e le appese a tutti gli alberi, convinto che in questo modo avrebbe dato pace alla giovane anima della bimba. Destino volle che lo stesso Julian morisse annegato nello stesso canale nel 2001.
Chi ha provato a passare la notte sull’isola racconta di aver vissuto esperienze molto particolari: strani rumori di passi, risate di bambini, bambole in una posizione diversa rispetto a come erano state viste la sera e la visione della sagoma di una bambina nascondersi dietro gli alberi, come se stesse giocando. Molti hanno provato a dimostrare che l’isola sia infestata da spiriti, ma ancora oggi il mistero è celato dietro gli sguardi delle taciturne bambole appese.

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