6 Giugno 1944: i fantasmi del D-Day

di Roberta Faliva

 

Sono trascorsi esattamente 70 anni dal 6 giugno del 1944, giorno in cui le truppe alleate, guidate del generale americano Eisenhower, arrivarono sulle coste francesi determinando l'esito della Seconda Guerra Mondiale.

Lo sbarco in Normandia fu il frutto di una complessa operazione militare che vide convergere 160mila uomini e alcune migliaia di navi, aerei e mezzi corazzati. Un’immensa forza per sferrare il decisivo colpo per metter fine al più feroce totalitarismo mai apparso sul vecchio continente. Il piano prevedeva uno sbarco tra Le Havre e la penisola del Cotentin con cinque punti di approdo: Utah, Omaha, Juno, Gold e Sword. Ed è proprio sulla spiaggia di Omaha che pare che per molti dei valorosi soldati “il giorno più lungo” non sia mai per loro terminato.

La Spiaggia di Omaha
La Spiaggia di Omaha

Proprio in questo luogo infatti numerosi testimoni hanno raccontato di aver provato strane sensazioni mentre camminavano sulla lunga distesa di sabbia. Hanno descritto di aver avvertito l’improvvisa incapacità di respirare liberamente, come se l’aria fosse pesante e spessa, fatto che ha causato la sensazione di essere esausti e deboli, privi di energie. Altre persone hanno riferito che mentre camminavano sulla spiaggia hanno avvertito incessantemente la percezione di essere osservati, di non essere soli, di avere qualcuno che camminava accanto a loro e questo anche quando il luogo era completamente deserto. Un uomo in particolare racconta di aver vissuto un’esperienza davvero anomala: stava passeggiando in riva al mare con la madre e il fratello quando, improvvisamente, vide i volti dei familiari ringiovaniti di parecchi anni e alle spalle di questi stava un uomo vestito in abiti militari. L’immagine è stata fugace ma scioccante.

In totale il prezzo dell'Operazione Overlord fu di oltre 10.300 vittime per gli Alleati e oltre 4000 perdite tedesche, soprattutto giovani ragazzi che in questi luoghi hanno trovato la morte. Questo articolo è dedicato a loro poiché la libertà di cui godiamo oggi è dovuta al sacrificio che hanno compiuto. Qualcosa di cui dobbiamo esser loro eternamente grati.

fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Sbarco_in_Normandia --- http://www.europaquotidiano.it/2014/06/05/settantanni-dal-d-day-il-giorno-piu-lungo/

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