La casa di Guidonia

di Roberta Faliva

 

A Guidonia vi è una casa molto particolare. Qui vi è morta, tra le braccia impotenti della mamma, una bimba.

La donna non poté fare altro che attendere, rassegnata, che la vita scorresse via dal corpo della sua figlioletta. Non versò nemmeno una lacrima: ormai non ne aveva più. Non gliene restarono nemmeno quando seppellì il corpicino senza vita nel giardino della loro bella casa, a Guidonia.
Da allora, tutti i proprietari di quella casa vivono esperienze molto particolari. Rumori su per le scale, come se qualcuno ci stesse giocando a far rimbalzare una palla sui gradini. Chi andava a vedere, incuriosito dai rumori, trovava le scale rigorosamente vuote. Un fenomeno che si ripeteva più volte e sempre con lo stesso esito. Oppure, finestre chiuse venivano trovate aperte e nessuna delle persone presenti in casa l’aveva fatto. Allo stupore si mescolava la paura.
Ad accomunare tutti questi fenomeni c'è un'idea molto particolare e precisa: la sensazione di assistere agli innocenti scherzi di una bambina.

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