Dopo la morte del marito venne imprigionata da Carlo d’Angiò. Questa esperienza la segnò profondamente. Si fece avvolgere dalla totale tristezza e, per il troppo dolore, si lasciò morire d'inedia. Paradossalmente nel Castello di Lagopesole, Elena passò gli anni più felici della sua vita insieme alla sua famiglia.
Testimoni raccontano che lo spirito della povera Elena non abbia mai abbandonato questo luogo, perché dopo molti anni rimane ancora in attesa di poter incontrare di nuovo il suo amato marito e i
suoi figli. Al calar del sole, a volte si riesca a vedere la sagoma di Elena vestita di bianco che si affaccia, nascosta dietro le tende, da una della finestre del castello tenendo una lanterna
in mano, con lo sguardo rivolto all’orizzonte. Alcuni raccontano di aver sentito dei pianti provenire dalle stanze del castello, potrebbe essere il lamento disperato di Elena per l’impossibiltà
di ricongiungersi ai suoi cari nemmeno nell’aldilà.
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