di Roberta Faliva
Nel 1849, una ragazza, Anna Baker, e un giovane operaio si innamorarono e decisero di sposarsi.
Il padre di Anna, il ricco Ellis Baker, si rifiutò di darla in sposa a quel ragazzo così umile, per lui non degno della figlia, facendolo allontanare e condannando così la ragazza ad una vita di nubilato. Anna infatti si arrabbiò a tal punto con il padre che decise di non concedere il suo cuore a nessun altro: non si innamorò e non si sposò mai più. Tuttavia, prima che il suo futuro marito venisse allontanato, Anna scelse per il giorno più importante un bellissimo abito da sposa, rimasto ovviamente inutilizzato. Molti anni dopo il palazzo dei Baker venne donato a una società e trasformato in un museo. Molti oggetti personali della famiglia non lasciarono mai il palazzo, tra cui il bellissimo abito nuziale di Anna. Il vestito fu posto in una teca di vetro in quella che fu la camera da letto della ragazza. Ad oggi molti visitatori affermano di vedere l’abito muoversi da solo: ondeggia da un lato all’altro, come se una sposa invisibile fosse in piedi davanti allo specchio, ammirando sé stessa con il vestito addosso.
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