Il caso Duncan

Duncan Helen Victoria. Medium scozzese a materializzazione, attiva fra gli anni Venti e gli anni Trenta, e una delle più contestate.

Helen Duncan
Helen Duncan

Chiusa in una tuta con le maniche cucite e cucita sulla schiena, e legata strettamente alla sedia, produceva ectoplasma in abbondanza, fantasmi adulti e infantili circondati da veli e spostamenti di oggetti che non erano a portata delle sue mani. Spesso, dopo la seduta, fu trovata fuori dalla sua tuta mentre tutti i legami erano rimasti intatti. Studiata dal Price nel National Laboratory of Psychical Research, da lui fondato, ottenne una relazione, pubblicata nella rivista Light il 16 maggio 1931, non definitiva ma sostanzialmente favorevole; due mesi dopo, però, in un articolo sul Morning Post, il Price denunciava i fenomeni della medium come «una delle più abili frodi nella storia dello spiritismo».

Aveva infatti accertato che l'ectoplasma era pasta di legno mista a chiara d'uovo montata, e i fantasmi rozzi ritratti avvolti in leggere garze, le cui mani erano guanti di gomma. Inoltre un esame ai raggi X rivelò che la Duncan inghiottiva ciò che le sarebbe servito nelle sedute per poi rigurgitarlo al momento opportuno. I difensori non mancarono: il dott. Montague Rust sostenne che si trattava di accuse tendenziose; il famoso prestigiatore Will Goldston affermò di avere assistito a varie sedute con la medium e che con nessun trucco si sarebbero potuti ottenere gli stessi risultati. Il nostro De Boni affermò l'impossibilità di scorgere pasta di legno e leggere garze nello stomaco della medium per mezzo dei raggi X, se prima non le era stato somministrato del solfato di bario. Ma il 5 gennaio 1932, il fantasma materializzato del suo controllo, Peggy, afferrato dalla signorina Maule, si rivelò essere la stessa Duncan. In seguito a ciò J.B. M'Indoe, presidente della Spiritualists National Union, affermò su Light di non avere alcun dubbio che la frode era stata «deliberata, conscia e premeditata». Nel processo che ne seguì, la Duncan, sebbene si pronunciassero a suo favore vari testimoni tra cui E. Oaten e Montague Rust, che descrisse singolari fenomeni di semimaterializzazione di cui era stato testimone, fu condannata a una multa e a un mese di carcere.

Fonte: L'Uomo e l'ignoto: enciclopedia di parapsicologia e dell'insolito di Ugo Dettore (pagina 399)

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Commenti: 1
  • #1

    Dewey Magby (martedì, 31 gennaio 2017 18:31)


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