di Stefano Urso
Un castello carico di leggende al quale interno albergano tre presenze: un nobil uomo, un frate e una dama.
Salvato dal decadimento dai coniugi Granocchia, il Castello di Rosciano in provincia di Perugia, è la tipica ambientazione di un film
medievale.
Il suo sito ha origini etrusche e successivamente romane e fu distrutto da Totila nel 548.
Alcune testimonianze raccontano della presenza di tre fantasmi: lo spirito del nobile Tancredo, che visse nel castello nel XIII°secolo, quello di suo zio, un frate benedettino e lo spirito della
Dama della Torre. Il fantasma di Tancredo ha sempre un posto riservato a tavola, mentre il frate lo si può scorgere durante le battute di caccia o alla ricerca di funghi nei boschi circostanti.
Ma è della Dama lo spettro più presente fra le mura del castello. Pare sia eternamente segregata nella sua camera in attesa del suo amato cavaliere che ritorni dalle Crociate in Terrasanta. Fra
le mura del castello pare sia nascosto un tesoro in oro massiccio che rappresenterebbe una chioccia con sette pulcini, ma nessuno lo ha mai trovato.
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