Halloween - La Notte delle Streghe

di Stefano Urso

 

«Dolcetto o scherzetto?» Non è che una delle frasi che si usa dire la notte di Halloween. Usanze e tradizioni, come l’uso della zucca o il travestimento. Ma che origini ha la festa di Ognissanti? Perché il nome Halloween?

La leggenda racconta che gli spiriti erranti di chi è morto durante l’anno, tornano indietro nella notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l’anno a venire.

 

 

L’origine di Halloween risale ai Celti, che credevano in questa notte magica in cui tutte le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo venissero sospese, rendendo così possibile la fusione fra il mondo reale e l’aldilà. I contadini che vivevano nei villaggi, per non essere posseduti, rendevano le loro case fredde ed indesiderabili: spegnevano il fuoco dei camini e rendevano i loro corpi orribili mascherandosi da mostri e andando in giro nel villaggio per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano e non farsi riconoscere. Anche i Romani fecero loro le pratiche celtiche, ma col passare del tempo, la paura di essere posseduti dagli spiriti andò scomparendo e rimase solo la tradizione del travestimento.

 

Con il passare del tempo questi spiriti, una volta ritenuti selvaggi e potenti, assunsero col tempo un connotato più diabolico e malvagio. La Chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, che beffardo, conduceva l’uomo verso l’adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, cominciarono ad apparire rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.

 

Fu solo intorno al 1840 che gli emigranti irlandesi, che fuggivano dalla carestia di patate che aveva colpito la loro patria, portarono la festa di Halloween negli USA. La parola Halloween ha una lontana origine anglosassone; si fa risalire alla tradizione della chiesa cattolica e deriva probabilmente da una contrazione della frase “All Hallows Eve” ovvero la notte di ognissanti, data che nel V° Secolo A.C. nell’Irlanda celtica coincideva con la fine dell’estate: in questa ricorrenza – chiamata Samhain (pronunciata soueen) – i colori tipici erano l’arancio per ricordare la mietitura e quindi la fine dell’estate ed il nero a simboleggiare l’imminente buio dell’inverno. Samhain è noto come “La Festa dei Morti,” perché si pensava che in questo periodo i morti potessero tornare nella terra dei vivi, per celebrare con la propria famiglia, tribù o clan. Samhain è considerato il periodo in cui si concludono i vecchi progetti, si valuta criticamente quanto si è ottenuto nell’anno e si pensa ai nuovi progetti ed alle nuove imprese per l’anno nuovo.

 

Dolcetto o Scherzetto? La tradizione di “trick-or-treat” pare non abbia origine dai celti bensì da una pratica europea del nono secolo d.C. chiamata in inglese “souling” che in italiano si può tradurre con “elemosinare anima”.
Il 2 novembre, Ognissanti, i primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando per un po’ di “pane d’anima”, dolce fatto di forma quadrata con l’uva passa. Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori.
A quell’epoca si credeva che i morti rimanessero nel limbo per un certo periodo dopo la morte e che le preghiere anche fatte da estranei potessero rendere più veloce il passaggio in paradiso.

 

La Zucca di Halloween, ovvero di Jack-o-lantern (l’equivalente in inglese) deriva probabilmente dal folklore irlandese. Narra la leggenda che un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un albero sulla cui corteccia incise una croce intrappolandolo tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe fatto scendere dall’albero. Alla morte di Jack, continua la leggenda, gli venne impedito di entrare in paradiso a causa della cattiva condotta avuta in vita, ma gli venne negato l’ingresso anche all’inferno perché aveva ingannato il diavolo.
Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d’inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all’interno.

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