Il fantasma del faro

di Roberta Faliva

 

Al largo delle coste del Maine, negli Stati Uniti, si trova una piccola isola, Seguin Island e su quest'isola è situato uno dei più antichi fari d'America, costruito nel 1795. L'isola è famosa perché nel suo faro ci sono delle presenze.

Si racconta che a metà del 1800 un truce episodio si verificò nel faro: il guardiano di allora uccise la moglie con un'ascia e poi rivolse l'arma verso di sé, uccidendosi a sua volta. Questo omicidio/suicidio fece scalpore e fu detto che la causa scatenante era il fatto che la donna suonava sul pianoforte lo stesso, monotono motivo per ore e ore, senza interruzione e che questo abbia fatto saltare i nervi al guardiano, infatti, prima di scagliarsi contro la moglie, l'uomo aveva distrutto il piano. Da quel giorno però il guardiano non ha più abbandonato il suo faro.
George, questo era il nome del guardiano, continuò a salire e scendere la stretta scala a chiocciola della torre, a entrare nella sua casa e ad aggirarsi nelle sue stanze, sempre tormentato da quel motivo al pianoforte. Ben presto si rese conto che altri uomini avevano preso il suo posto e questo a lui non piaceva, così cominciò a manifestarsi, quando voleva lui, spaventando a morte i nuovi guardiani che abbandonavano l'isola terrorizzati.
Da anni nessuno va ormai sull'isola, solo i marinai di qualche nave che passa più vicina di altre hanno raccontato di avere sentito, nel silenzio della notte, con il soffiare del vento le note di un pianoforte e di avere intravisto, contro la luce della lanterna, la sagoma di un uomo in piedi sul terrazzino fuori dal faro che fumava tranquillamente la sua pipa.

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