Ca' Dario a Venezia

di Mattia Laude


Cà Dario è un magnifico palazzo ubicato sul Canal Grande a Venezia.
La sua peculiarità è quella di essere sbilenca e le sue mura sono ornate da marmi policromi.

Essa fu costruita da Giovanni Dario, un borghese della Dalmazia, su disegno di Pietro Lombardo.
Sembra che esso sia "maledetto" poiché tutti i proprietari sono morti di morte violenta.
Il primo proprietario e costruttore, Giovanni Dario, condivise la casa con la figlia Marietta, la quale sposò un nobile veneziano. Nel giro di pochi anni l’uomo perse tutte le sue fortune insieme alla amata moglie che, in seguito al tracollo finanziario, morì di infarto.
Passarono alcuni anni o forse secoli e questa dimora, diciamo pure “dannata”, passò nelle mani di un gioielliere armeno che, nel giro di pochi anni perdette tutti i suoi averi, morendo nelle indigenza più nera.
La storia si ripeté alla metà dell’ottocento quando un inglese acquistò la casa per viverci con il suo amante. Passarono alcuni anni e la casa colpì di nuovo: l’uomo, in seguito al fallimento, si suicidò e la sua stessa sorte fu condivisa dal suo amante.
La "maledizione" sembrava non cessare e così dopo vari anni la casa fu acquistata da un ricco americano, che coinvolto in storie poco chiare riparò in Messico dove il suo amante morì suicida.
La strana catena di morti violente continua nel 1970 quando un conte, nuovo proprietario della dimora, viene ucciso dalla sua amante che riparò a Londra, ove trovò la morte per mano di un assassino.
Quando il manager del famoso complesso rock “The Who” acquistò la palazzina la sua vita cambiò radicalmente e in breve tempo anche egli morì suicida.
Dopo il manager fu la volta di un industriale veneziano che, attirato dalla bellezza della Cà Dario la acquistò, passarono pochi anni e l’uomo fallì, inoltre la sorella dell’uomo fu trovata morta in circostanze misteriose.
Uno degli ultimi proprietari fu il famoso e compianto Raul Gardini, che all’apice della sua carriera manageriale, acquistò il celebre palazzo; purtroppo la fortuna non gli arrise e così dopo essere andato in rovina anche egli morì suicida.


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