Il fantasma di Cheltenham

di Roberta Faliva


La diciannovenne Rosina Despard si era trasferita con la famiglia da appena due mesi nella nuova casa di Cheltenham, quando incontrò per la prima volta il fantasma della donna in nero.

La prima esperienza Rosina la ebbe una sera del giugno 1882: si trovava nella sua camera quando udì bussare alla sua porta. Si affacciò al corridoio, ma non vide nessuno. Incuriosita, prese una candela ed uscì ma, ad un certo punto, intravide la sagoma di una donna, alta, vestita di nero che scendeva le scale. Rosina cercò di seguirla, ma la candela si spense improvvisamente, lasciandola nel buio più totale.
Da quella notte, nell’arco dei successivi tre anni, Rosina vide la donna più di una dozzina di volte e come lei anche altri membri della famiglia, la servitù, il giardiniere e persino il piccolo terrier. Gli unici suoni che accompagnavano l’apparizione erano dei colpi sulle porte, dei cigolii alle maniglie, un lieve rumore di passi e i tristi sospiri. La misteriosa figura compiva sempre lo stesso percorso: scendeva le scale, entrava nella sala da pranzo, vi rimaneva diversi minuti osservando il giardino dalla finestra e poi scompariva uscendo dalla porta principale.
Ricerche successive, effettuate grazie a fotografie dell’epoca, identificarono il fantasma come quello di Imogen Hutchins, vedova di Mr. Swinhoe. Pare che la donna amasse molto la sua casa, in particolar modo soggiornare nella sala da pranzo e guardare il giardino dalla finestra.
La famiglia Despards lasciò la casa di Cheltenham nel 1893 e nel 1898 la casa venne adibita a scuola. Durante questo periodo, diverse persone testimoniarono di aver visto una misteriosa donna apparire dal nulla, scendere le scale, attraversare la porta di ingresso e scomparire nel giardino.

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